Ciak, si gira. Le produzioni cinematografiche in Piemonte

In quindici anni, dal 2000 ad oggi, oltre 800 set e una ricaduta economica sul territorio pari a circa 364 milioni di euro hanno fatto del Piemonte la terza regione audiovisiva italiana

Piemonte Informa

Dai fasti di Cabiria alle meraviglie del cinema digitale, dai teatri di posa dei primi Novecento alle sperimentazioni con la realtà virtuale: il legame tra la settima arte e il Piemonte è una tradizione consolidata non solo a Torino, ma su tutto il territorio. Grazie alla legge regionale 28 agosto 1978 n. 58 “Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei bei culturali”, e al “Programma di attività in materia di promozione dei beni e delle attività culturali 2015-2017”, varato nel luglio 2015, la Regione Piemonte è infatti riuscita a configurare un vero e proprio Sistema Cinema, i cui capisaldi possono essere individuati nella Film Commission Torino Piemonte, nel Museo Nazionale del Cinema e nella promozione dei numerosi rassegne cinematografiche, a partire dal Torino Film Festival, CinemAmbiente, Sottodiciotto e Torino Gay&Lesbian Film Festival.

La Film Commission Torino Piemonte

Attiva da settembre 2000, la Film Commission Torino Piemonte (FCTP), la prima in Italia, nata nel 2000 grazie all’iniziativa e al sostegno finanziario della Regione e della Città di Torino, ha come obiettivo principale la promozione del territorio piemontese come location e luogo di lavoro d’eccellenza per le produzioni cinematografiche e televisive. Attraverso una serie di servizi, l’assistenza logistica e l’attivazione di incentivi economici a supporto delle produzioni audiovisive, Film Commission in quindici anni è riuscita ad attrarre oltre 800 film (per l’esattezza 204 lungometraggi, 93 fiction televisive, 2 soap opera attive per diverse stagioni, 272 documentari, 119 cortometraggi, oltre 100 spot pubblicitari e videoclip, e 17 trasmissioni TV), per una ricaduta economica complessiva pari a circa 364 milioni di euro.

Gli strumenti messi in campo hanno contributo a uno sviluppo artistico professionale importante del distretto cinema, con il Piemonte che oggi è riconosciuto come la terza regione audiovisiva italiana per numero di occupati e impatto economico delle imprese; e Torino come la terza provincia audiovisiva italiana per occupati e valore aggiunto, nonché la quarta per numero di imprese. In particolare, grazie al Film-Tv funding, FCTP offre sia nella fase di pre-produzione che durante le riprese la possibilità di lavorare con un location manager sul territorio, ospitalità durante i sopralluoghi, assistenza durante le riprese, tariffe agevolate e disponibilità di locali e uffici per la troupe.

La costituzione nel 2007 del Piemonte Doc Film Fund, il primo fondo in Italia dedicato al sostegno del documentario (con una dotazione annua iniziale di 650 mila euro e negli ultimi 3 anni di 350 mila euro), ha inoltre accelerato lo sviluppo di un tessuto produttivo locale, già presente sul territorio, portandolo ad un livello di eccellenza nazionale ed internazionale. Su oltre 1.200 domande di sostegno pervenute dal 2007 al 2015 il fondo ne ha accolte il 25%, tra le quali si registrano 55 progetti sostenuti su specifici interventi di sostegno per produzioni Under 30 o Under 35.

Partendo proprio dall’esperienza del Piemonte Doc Film Fund, dal 2014 è stato attivato, con una particolare attenzione ai giovani, un fondo specifico per il cortometraggio di fiction e animazione chiamato Short Film Fund, con una dotazione annuale di 30 mila euro. L’obiettivo è quello di formare un vivaio di nuovi talenti per il cinema a Torino e in Piemonte, con un fondo specifico per sostenere economicamente la realizzazione di cortometraggi, e una serie di attività correlate nel campo della promozione e circuitazione dei cortometraggi, in collaborazione con le principali realtà operanti nel settore.

Film Investimenti Piemonte

Con l’obiettivo di accrescere la forza attrattiva di FCTP, nel 2010 è stato creato Film Investimenti Piemonte (FIP), un fondo revolving (che ha come finalità di reinvestire gli utili in nuove operazioni) dedicato ai privati che intendono investire nelle produzioni cinematografiche. Grazie a una dotazione finanziaria iniziale pari a cinque milioni di euro, dal 2008 ad oggi il Fondo ha potuto investire direttamente in produzioni nazionali e co-produzioni internazionali. Ma è a partire dal 2013, con l’introduzione di un servizio di consulenza sul tax credit esterno, che Film Investimenti Piemonte ha potuto fare un salto di qualità.


Con il tax credit esterno, infatti, alle aziende che intendono investire nelle produzioni cinematografiche sul territorio piemontese è riconosciuto immediatamente di un credito d’imposta pari al 40% del capitale investito (utilizzabile anche per compensare contributi previdenziali e assicurativi), mentre il restante 60% dell’importo, al quale vanno sommati i margini sugli utili, viene recuperato attraverso la concessione di diritti da parte del produttore

Come spiega Paolo Tenna, amministratore delegato di FIP, Film Commission Torino Piemonte è la prima, in Italia, ad essersi dotata di un simile strumento. Ogni anno, una selezione di progetti viene così proposta alle aziende, alla quali, a differenza degli advisor finanziari presenti sul mercato, FIP dà anche la possibilità di studiare progetti di comunicazione legati alla pellicola, come ad esempio visite sul set, organizzazione di anteprime e conferenze stampa, proposta di location per le riprese.

Secondo i dati FIP, ad oggi ogni euro investito direttamente dal Fondo o indirettamente da privati ha generato 17 euro di ricadute sul territorio. Un esempio concreto delle potenzialità di FIP è “Fai bei sogni”, il film basato sul romanzo autobiografico di Massimo Gramellini. Grazie al tax credit, la pellicola diretta da Marco Bellocchio è riuscita ad attrarre oltre due milioni di euro in investimenti privati, con ricadute superiori al milione di euro. «Questo perché il cinema – sottolinea Tenna – è uno strumento di relazioni e per le aziende può rivelarsi un’ottima opportunità per collegare le esigenze finanziarie con quelle di comunicazione».

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino

Insieme alla Film Commission, un altro caposaldo del Sistema cinematografico piemontese è il Museo del Cinema, un luogo unico in Italia, a partire dalla location all’interno della Mole Antonelliana di Torino. Il Museo, di cui la Regione è socio fondatore, si conferma un’eccellenza del Piemonte per la ricchezza delle collezioni e delle attività scientifiche e divulgative, volte a recuperare e promuovere il patrimonio cinematografico regionale e italiano, nonché per la qualità dei suoi allestimenti espositivi e dei percorsi offerti ai visitatori.

Il nucleo originario si fonda sulla ricca collezione di Adriana Prolo, esposta al pubblico, nella sede di Palazzo Chiablese, nel 1958. Nel 1992 la svolta, con la costituzione la Fondazione Maria Adriana Prolo-Museo Nazionale del Cinema, su iniziativa della Regione Piemonte, del Comune di Torino, della Provincia di Torino, della Città di Torino, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema. Il 19 luglio del 2000 l’apertura ufficiale del Museo nella sede della Mole Antonelliana, a cui è seguito un corposo riallestimento in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006.

Una scommessa vincente, confermata da numeri da record. Inaugurato nel 2000, il Museo in questi anni ha totalizzato oltre 8 milioni di ingressi (632.000 solo nel 2015), diventando uno dei più visitati di Torino e del Piemonte e ottenendo numerosi consensi a livello internazionale. Il Museo del Cinema di Torino può contare anche su una multisala all’avanguardia: è il Cinema Massimo, in via Verdi 18 a pochi passi dalla Mole. L’intero sistema museale (Museo del Cinema, Cinema Massimo, Bibliomediateca e Festival) ha collezionato oltre 900.000 presenze.

Il Museo conserva un ingente patrimonio di materiali rari e preziosi. Sono circa 1.800.000 le opere conservate, in molti casi pezzi unici al mondo. Da diversi anni, inoltre, la Fondazione ha rafforzato il suo impegno nel recupero e nel restauro di film che si pensavano irrimediabilmente perduti. Particolare attenzione è stata rivolta al restauro di pellicole del cinema muto italiano, soprattutto torinese, in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna: un’attività che ha fatto dell’istituzione torinese un punto di riferimento nel panorama cinematografico internazionale. Da ricordare l’eccezionale intervento su Cabiria (con il recupero parallelo della versione del 1914 e della riedizione sonorizzata del 1931), che ha permesso la diffusione della pellicola in tutto il mondo, con un viaggio a tappe ancora in corso.

Grazie alla molteplicità delle attività scientifiche e divulgative attuate, il Museo Nazionale del Cinema è anche diventato un polo di iniziative culturali tra i più importanti a livello nazionale e internazionale. Fra i numerosi eventi promossi ed organizzati dal Museo, in collaborazione con altre istituzioni, spiccano le retrospettive dedicate ai più grandi registi e le mostre. Fino al 9 gennaio 2017 le sale espositive del Museo accolgono una mostra sul regista statunitense Gus Van Sant, artista poliedrico e vera e propria icona del cinema contemporaneo.

Il Museo gestisce e organizza nel corso dell’anno tre Festival cinematografici: Torino Film Festival,  CinemAmbiente e TGLFF - Torino Gay&Lesbian Film Festival, portando in Piemonte una grande vetrina internazionale sul cinema contemporaneo.

La 34esima edizione del Torino Film Festival

La 34esima edizione del Torino Film Festival ha visto la vittoria del film The donor, realizzato dal regista cinese Quiwu Zang. In totale, dal 18 al 26 novembre sono stati proiettati 158 film e l’edizione di quest’anno si è caratterizzata anche per l’introduzione di importanti novità. Tra queste, il Premio Langhe-Roero e Monferrato istituito dalla Regione Piemonte con il TFF e il Museo Nazionale del Cinema, che verrà attribuito annualmente a un autore o attore cinematografico di rilevanza internazionale (per l’edizione 2016 Paolo Sorrentino).


Il Festival, diretto da Emanuela Martini, ha presentato 15 film in concorso con una forte presenza dell’America Latina. Il tema della 34esima edizione è stato il punk, a testimonianza di una curiosità intellettuale aperta ai diversi linguaggi, che ha trovato conferma anche nella scelta di un Guest Director come Gabriele Salvatores. Una curiosità sottolineata anche dall’Assessore regionale alla Cultura, che ha ribadito come il Torino Film Festival continui a mantenere alta la sua voglia di esplorare il futuro.

Tra gli omaggi di quest’anno, da ricordare quello dedicato a David Bowie, raffigurato anche nel manifesto del festival, con la riproposizione di Furyo di Nagisa Oshima. Tra gli ospiti d’onore della rassegna anche Lorena Reci, vincitrice del Premio speciale Torino Film Festival della XI edizione del Concorso Lingua Madre con il racconto Speranza, pubblicato nell’antologia Lingua Madre Duemilasedici. Racconti di donne straniere in Italia . Altra ospite Elisa Bona, vincitrice di “Caccia al racconto”: la caccia al tesoro dei racconti del Concorso organizzata a Portici di Carta 2016.

Festival CinemAmbiente

Il Festival CinemAmbiente, che si appresta a tagliare il traguardo della 20ma edizione (è in programma dal 31 maggio al 5 giugno 2017) nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale. Dal 2006 è organizzato dal Museo Nazionale del Cinema ed è parte del Green Film Network, associazione che riunisce i più importanti festival cinematografici internazionali a tematica ambientale. Il Festival presenta ogni anno circa 100 film distribuiti nelle sezioni competitive nazionali e internazionali, nella sezione “Panorama”, nei focus tematici, nelle retrospettive e in “Ecokids”, sezione dedicata ai ragazzi. In cartellone anche dibattiti, incontri con gli autori, mostre, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti ed eventi sul territorio.

Torino Gay&Lesbian Film Festival

L’idea di creare un festival cinematografico interamente dedicato alle tematiche omosessuali nasce nel 1981 da Ottavio Mai e Giovanni Minerba, che decidono di contrastare un cinema che utilizzava il “personaggio” omosessuale in ruoli marginali e talvolta offensivi. La manifestazione prende vita nel 1986, ottenendo anche il contributo della Provincia di Torino e della Regione Piemonte, oltre al successivo e importante sostegno artistico e culturale di importanti enti nazionali e internazionali. Creata come rassegna-vetrina, la manifestazione si trasforma in un vero e proprio Festival nel 1989 e ottiene il riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo nel 1990. Dal 2006 il Festival ricade sotto la gestione amministrativa del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Tra gli obiettivi del Festival presentare film in anteprima nazionale e offrire un’opportunità ad un cinema che altrimenti non avrebbe avuto alcuna possibilità di circuitazione, commerciale o amatoriale, in Italia.

Il laboratorio TorinoFilmLab

Da una costola del Torino Film Festival è nata anche un’officina dedicata ai registi e sceneggiatori emergenti, il TorinoFilmLab, laboratorio internazionale che sostiene giovani talenti di tutto il mondo soprattutto per realizzare primi e secondi lungometraggi. Creato nel 2008 grazie al sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Piemonte e della Città di Torino, il TorinoFilmLab è promosso dal Museo Nazionale del Cinema e dalla Film Commission Torino Piemonte. Molte delle sue attività sono sostenute dal programma Creative Europe - MEDIA dell’Unione Europea. Workshop residenziali e sessioni on-line si svolgono nel corso dell’anno e si concludono nel mese di novembre con il TorinoFilmLab Meeting Event, durante il Torino Film Festival.

Il ruolo dell’Aiace e gli altri Festival sul territorio

Sono circa 13 mila gli appassionati del cinema d’essai, soci tesserati ad Aiace, l’associazione italiana amici del cinema d’essai di Torino e del Piemonte fondata negli anni ’60 e la cui attuale presidente è Giulia Carluccio. Da oltre 40 anni, Aiace rappresenta il punto di riferimento per i cinefili e per il mondo culturale piemontese, attenta a diffondere le novità del settore con due obiettivi principali: diffondere film di qualità nelle sale cinematografiche piemontesi, e offrire un programma di attività formative per promuovere la cultura cinematografica attraverso eventi, rassegne, incontri con i registi, e corsi.


Aiace ha sviluppato negli anni un’intensa attività didattica sul linguaggio del film e sulla storia del cinema, spaziando dai corsi tematici che si svolgono annualmente e sono rivolti ai soci, ai programmi educativi per insegnanti e studenti, a corsi specifici per futuri professionisti del settore come laboratori di ripresa e di produzione, in collaborazione con l’associazione Distretto del Cinema e con Film Commission Torino Piemonte. Tra le rassegne promosse da Aiace si segnalano il Sottodiciotto film festival e “Cinema diffuso”.

“Cinema diffuso” 

Realizzata con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, Cinema diffuso è una rassegna annuale per portare sul territorio regionale, oltre Torino, il cinema d’essai nelle sale dei centri minori. Una vera operazione di distribuzione dei film di qualità nelle piccole realtà, con cui si offre un sostegno ai piccoli cinema e al tempo stesso rappresenta l’occasione di promozione culturale tra i cittadini.


Sottodiciotto & Campus

Sottodiciotto è il festival che si svolge a Torino e che dà visibilità ai giovani videomakers under 18. Nato nel 2000, è promosso da Aiace e Città di Torino con il sostegno di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, ed è diretto dal 2016 da Steve Della Casa. Al festival possono partecipare i prodotti audiovisivi realizzati dagli studenti under 18 e selezionati da una commissione tra quelli pervenuti al concorso nazionale, che non superino i 30 minuti di durata e che siano prodotti autonomamente all’interno della scuola. Il festival è inoltre una vetrina per assistere a proiezioni di qualità e partecipare agli incontri dedicati ai temi dell’infanzia, dell’adolescenza e della gioventù.

Con l’edizione 2016, Sottodiciotto presenta una novità rivolta al mondo della formazione e alla diffusione della conoscenza cinematografica tra i ragazzi e grazie alla collaborazione con l’Università di Torino, diventa anche Campus. Quest’anno infatti, durante la 17esima edizione che si svolge dal 1 al 7 dicembre al cinema Massimo di Torino, è stato organizzato un workshop insieme a Film Commission Piemonte per produttori indipendenti che sono interessati a sviluppare progetti di genere fantastico e thriller: avranno infatti la possibilità di incontrare e confrontarsi con un maestro del cinema del genere horror a livello internazionale, Dario Argento.


Ciak, si gira. Le produzioni cinematografiche in Piemonte